GRUPPO ZËRI-T
WUNDERMIRAKABILIS - VANITAS
spettacolo per oggetti e scatole delle meraviglie
liberamente tratto dalla fiaba “Il re vanesio”
realizzato da
Valentina Cardinali Dettori
Valerio Marini
Bruno Petrosino
suono
Mirko De Vita
ideazione, drammaturgia e regia
Valerio Marini
in residenza Verdecoprente 2019
con il supporto dell’Ass. Cult. Gaas Lab
un ringraziamento particolare a
Daniele Deserti
Deborah Di Giacomo
Roberto Giannini
Davide Marchi
Rossella Viti
Sinossi
“WUNDERMIRAKABILIS - VANITAS” è uno spettacolo di micro-teatro che si svolge all'interno di tre scatole, poste in tre distinte stanze, per uno spettatore alla volta. Tre scatole delle meraviglie, in cui oggetti più o meno bizzarri (naturali, scientifici, esotici), specchi, sipari, mirabilia, marionette e sagome si animano, appaiono e scompaiono, raccontando per immagini e suoni la storia del “Re Vanesio”, una fiaba tradizionale siciliana essa stessa bizzarra. Un omaggio alle Wunderkammer delle grandi corti europee dell'età moderna, ma anche un ritorno alla natura artigianale e “barocca” del teatro, in grado di creare mondi e generare curiosità, stupore e meraviglia.
Origini del progetto
“WUNDERMIRAKABILIS – VANITAS” è la prima tappa di una nuova fase di ricerca del Gruppo Zëri-t a partire da un genere particolare: il micro-teatro.
Con questa definizione si intende un genere teatrale che esplora le potenzialità offerte da una dimensione micro: teatro in miniatura, dunque, fatto all'interno di una scatola.
Come molti nostri lavori, questo progetto nasce dal confluire di diverse suggestioni. Da un lato, l'interesse per una forma spettacolare in miniatura, in grado di generare stupore e meraviglia. Dall'altro lato, invece, da diversi anni contemplavamo l'idea di dedicare un lavoro alla “Wunderkammer”, la camera delle meraviglie o gabinetto di curiosità dei collezionisti dell'età moderna che racchiudeva una sintesi di tutto quello che era possibile trovare nel mondo, al punto da essere designata anche con l'appellativo “Theatrum Mundi”. Ecco dunque che la Wunderkammer è diventato il fulcro visivo per una forma spettacolare ibrida che, all'interno di una scatola, mescola anche altri generi teatrali: il teatro di figura (per l'utilizzo di oggetti e sagome), il teatro sensoriale (in quanto la prossimità fortemente alterata con lo spettatore ci permette di far leva anche su altri sensi, oltre alla vista e all'udito), il teatro itinerante (saranno tre i luoghi dell'azione) e l'installazione (la scatola potrebbe essere esposta anche senza essere agita, come opera d'arte visiva).
Descrizione dello spettacolo
Mossi dalla voglia di instaurare un rapporto intimo ed esclusivo con lo spettatore, abbiamo scelto di creare uno spettacolo per due persone alla volta. Ci sono tre scatole-teatrini (grandi 30cm x 40cm, profonde 60cm) dislocate in tre stanze all'interno di altrettanti edifici, pubblici e/o privati. Ad un orario stabilito tramite prenotazione, i due spettatori vengono accolti nella prima stanza e fatti accomodare davanti alla prima scatola. Ogni scatola rappresenta un capitolo della fiaba “Il re vanesio” e ha una durata di circa 12 minuti, al termine dei quali gli spettatori si spostano per raggiungere la scatola successiva, posta in un'altra stanza di un altro edificio, e così anche per la terza scatola. Proprio come i protagonisti della fiaba, alla fine o all'inizio di ogni capitolo, compiono un viaggio, così gli spettatori sono invitati a cambiare luogo, lasciando il posto alle persone successive.
La fiaba
La scelta de “Il re vanesio” quale punto di partenza testuale per questo nostro primo lavoro è dettato dalla sua natura bizzarra. Fiaba siciliana, raccolta ne “Le fiabe italiane” di Italo Calvino, è una strana storia di amore, morte e ossessione che ruota attorno a tre personaggi: un re narcisista, una regina succube e un principe talmente bello da emanare luce e vivere custodito sotto sette veli per non abbagliare il prossimo. La vanità del re e il suo struggimento di fronte alla bellezza del principe (quasi un sentimento velatamente omoerotico) che lo porterà alla morte, la mescolanza di elementi religiosi (come il principe luminoso, custodito sotto sette veli quasi fosse una reliquia o il consesso notturno dei demoni) e pagani (la presenza del latte quale mezzo magico attraverso il quale il principe si manifesterà alla regina dopo la morte del re, riti magici ed evocatori), nonché il suo carattere estetizzante fanno di questa fiaba una sorta di mirabilia nell'universo fiabesco, motivo per il quale ci sembrava perfetta per un lavoro sulle Wundekammer.
Modalità di rappresentazione
Coerentemente con il nostro percorso teatrale, abbiamo adottato una modalità scenica antinaturalistica, di natura visionaria e surreale. Nel prediligere una dimensione comunicativa emozionale la fiaba è stata dunque radicalmente destrutturata, a cominciare dai personaggi, trasformati in uno o più oggetti: il re vanesio è costituito da specchi di diverse forme e dimensioni, la regina è un ovale dipinto e il principe è una presenza mutevole (ora fascio di luce che abbaglia lo spettatore e riempie, annullandolo, lo spazio, ora una voce nel buio, ora ancora uno scettro e spada); tuttavia, carte da gioco raffiguranti i tre protagonisti della storia di tanto in tanto appaiono e si animano, ricreando visivamente le loro relazioni. Scatoline di pietra e legno, strumenti di misurazione, ampolle, composizioni di conchiglie, pietre e coralli caratterizzano invece gli altri personaggi e le ambientazioni della storia, in un proliferare di segni che, oltre a voler stimolare e meravigliare l’occhio dello spettatore, vuole riprodurre l'ordine caotico delle camere delle meraviglie.
Dal punto di vista sonoro, una partitura di voci registrate e suoni di varia natura (realistici o musicali) fa da contrappunto al dispiegarsi dell’azione, accompagnando lo spettatore in un vero e proprio percorso iniziatico in un mondo onirico e bizzarro.
Link trailer
https://www.youtube.com/watch?v=w2Vn4nb5Vmg&t=47s